Per la legge italiana viene definito IPOVEDENTE quella persona che si ritrova con una riduzione visiva irreversibile a causa di un danno retinico (scotoma). Lo scotoma può interessare la sola parte centrale, oppure quella periferica o essere suddiviso in tanti piccoli scotomi. I pazienti che presentano un danno nella parte centrale (es. la degenerazione della macula – DM) perdono di fatto la capacità di essere autonomi nella lettura, nella scrittura e nella guida. I pazienti con danni periferici presentano un campo di tipo “tubulare” (es. nella retinite pigmentosa – RP) che impedisce loro di muoversi in sicurezza, perciò diventa difficile persino camminare da soli. I pazienti con danni diffusi (es. nella retinopatia diabetica – RD) sono soggetti a inconvenienti in tutte le situazioni per la mancanza di controllo sull’ambiente che li circonda.

La DM, in particolare, interessa soprattutto persone anziane (in questo caso DMS); le statistiche riferiscono che il 3% della popolazione è portatrice di ipovisione e che oltre l’85% di loro presenta una DMS. Inoltre, gli anziani sono soggetti alla sclerosi del cristallino (cataratta) che invalida maggiormente la loro visione. In questi casi, cataratta più DMS, la semplice asportazione della cataratta con l’impianto un cristallino artificiale standard non sempre consente un vantaggio funzionale.